1930 - 1949 L’aurora di una giovane promessa

La nascita e gli studi di Canto
Rosanna Carteri nasce a Verona il 14 dicembre 1930, seconda figlia di Ugo Carteri e Giulia Rosoleni, ha una sorella più grande, Marisa alla quale è molto legata.
La mamma Giulia si accorge molto presto delle qualità canore di Rosanna e le fa prendere lezioni di canto dal maestro Donati, marito del soprano Maria Caniglia: a dodici anni, Rosanna ha già imparato a memoria numerose opere.
Nel 1942 avviene l’incontro decisivo con il maestro Ferruccio Cusinati, considerato, all’epoca, una delle massime autorità nel campo musicale. All’inizio diffidente, dopo averla sentita, dice: “Bene, si può cavare qualche cosa da questa ragazza, non è come le solite!” Cusinati la aiuta a perfezionare, con ferrea disciplina e studio, la sua voce già naturalmente impostata, enfatizzandone la precisione tecnica ed il fraseggio espressivo.
I primi concerti
Il primo concerto pubblico ha luogo il 1 ottobre 1944 a Torri del Benaco (Verona), la guerra non è ancora finita e Rosanna ha solo 13 anni.
Nel novembre del 1945, si esibisce in due concerti in compagnia del baritono Antenore Reali e del grande Aureliano Pertile, il quale rimase profondamente impressionato dalle qualità vocali ed artistiche della giovane e pubblicamente sentenziò: “Io purtroppo sono il tramonto, ma questa giovane è invece l’aurora”.
Per qualche anno continua a studiare ed a cantare in vari concerti, finchè, nel Giugno del 1948, vince un concorso nazionale indetto della Rai per Voci Giovani che le fornisce una piattaforma per il debutto operistico.
Il debutto a Caracalla
Il debutto avviene a Roma, il 14 luglio 1949, alle Terme di Caracalla nel ruolo di Elsa nel Lohengrin di Richard Wagner diretta dal maestro Santini. Rosanna sostituisce Renata Tebaldi in modo un pò avventuroso perchè, venendo scelta due giorni prima della recita, non ha neanche il tempo per una prova con l’orchestra, e dimostra una sicurezza scenica sorprendente.
Alla fine dello spettacolo, dice raggiante: “Mi dispiace aver finito!”
Rosanna ha un grandissimo successo di pubblico e di critica ed a diciott’anni, è la rivelazione della stagione estiva di Caracalla.
Da quella sera, la giovane di Verona, diventa il soprano Rosanna Carteri ed inizia la sua splendida carriera. “I cantanti come Rosanna Carteri sgombrano il terreno: e il loro nome, come un riflettore, saetta verso i velluti del parco reale”.

1950 - 1953 L’ascesa

La costruzione di un repertorio
Nei primi quattro anni di carriera, affronta ventisette ruoli, senza contare i concerti di Musica sacra, spaziando da ruoli lirici a quelli lirico drammatici, in stili disparati, dal barocco al verismo.
Si susseguono una serie di debutti:
1950
Suor Angelica di Puccini nel ruolo della protagonista,
Falsaff di Verdi nei ruoli sia di Alice Ford che di Nannetta,
Carmen di Bizet nel ruolo di Micaela,
Turandot di Puccini nel ruolo di Liù,
Faust di Gounod nel ruolo di Margherita.
1951
Mefistofele di Boito nel ruolo di Margherita,
Orfeo ed Euridice di Gluck nel ruolo di Euridice,
Ines de Castro di Coehlo nel ruolo di Ama,
Mosè di Rossini nel ruolo di Sinaide,
Bohème di Puccini, nel ruolo di Mimì che sarà il suo favorito.
1952
Don Giovanni di Mozart nel ruolo di Zerlina,
Belfagor di Respighi nel ruolo di Candida,
Otello di Verdi nel ruolo di Desdemona,
Guglielmo Tell di Rossini nel ruolo di Matilde,
Manon di Massenet nel ruolo della protagonista.
1953
Delitto e Castigo di Pedrollo nel ruolo di Sonja,
L’Amico Fritz di Mascagni nel ruolo di Suzel,
La Traviata di Verdi nel ruolo particolarmente amato di Violetta,
Eugenio Oniegin di Tchaikovski nel ruolo di Tatiana,
Rigoletto di Verdi nel ruolo di Gilda.
Canta in prestigiosi Teatri Italiani come: il Teatro dell’Opera di Roma, la Fenice di Venezia, il San Carlo di Napoli, il Teatro Comunale di Firenze, il Conservatorio Verdi di Torino, il Comunale di Bologna, il Teatro Verdi di Trieste, il Teatro Municipale di Reggio, il Teatro Sociale di Mantova, il Carlo Felice di Genova, il Teatro Rinnovati di Siena, il Teatro Massimo di Palermo ed il Teatro Bellini di Catania.
Comincia a viaggiare all’estero dove canta nel Teatro Victoria Eugenia di San Sebastian, nel Teatro San Carlos di Lisbona, nel Grand Théâtre di Bordeaux, nel Palazzo delle Feste di Strasburgo, nel Théâtre des Champs Elysées di Parigi, nello Stadtheater di Zurigo ed nel Festspieljaus di Salisburgo per il Festival Musicale.
Lavora con famosi colleghi come Caniglia, Capecchi, Corelli, Di Stefano, Gobbi, Panerai, Prandelli, Rossi Lemeni, Stabile, Simionato, Taddei, Tagliavini, Truccato Pace, Valletti, Warren e con importanti direttori d’orchestra come i Maestri De Fabritiis, De Sabata, Gavazzeni, Molinari Pradelli, Previtali, Quadri, Rossi, Sanzogno, Serafin, Votto.
Il debutto alla Scala
Nel febbraio del 1951 debutta al Teatro alla Scala di Milano nel ruolo di Cecchina ossia la Buona Figliola di Piccinni. A soli vent’anni Rosanna realizza il suo grande sogno, cantare alla Scala, e comincia un sodalizio con questo teatro che durerà tutta la sua carriera e che la farà partecipare a 19 produzioni e 2 produzioni alla Piccola Scala.
Un’altro evento emozionante, l’incontro con il grande Beniamino Gigli, in due concerti Martini e Rossi a gennaio del 1951 ed a febbraio del 1953. “Accanto a quel gigante della lirica, a quel maestro di canto, all’idolo delle folle di tutto il mondo, mi sentii piccola piccola. Riuscii a stento a guardarlo negli occhi. L’emozione che mi colse nel stringergli la mano, al nostro primo incontro, è indescrivibile. Lui mi accolse con un bel sorriso.”
Le prime rappresentazioni assolute
Nel maggio del 1950, al teatro Comunale di Firenze è protagonista della prima rappresentazione scenica di Ifigenia di Ildebrando Pizzetti, diretta dal compositore.
Nel marzo del 1952 canta le prime rappresentazioni assolute di due opere:
I Misteri Gloriosi di Catozzo alla Fenice nel ruolo di Maria
Proserpina e lo Straniero di Castro alla Scala nel ruolo di Flavia.
Nel Maggio Fiorentino del 1953 interpreta Natascia nella prima rappresentazione in lingua italiana di Guerra e Pace di Prokofiev, tratta dal romanzo di Tolstoi.
Un critico scrive:“Interpretazione eccezionale che ha posto in luce le infinite possibilità della Carteri che, attraverso una scuola raffinata ed uno studio severo e costante, possiede un repertorio vasto e particolarmente curato”.

1954 - 1957 La consacrazione globale

Nuovi Ruoli in Italia ed all’Estero
Rosanna dimostra una versatilità ed un’adattabilià musicale ad interpretare opere tradizionali od opere nuove perchè capace d’intuire e tradurre i personaggi arricchendoli della propria personalità.
Nel 1954 farà sei debutti:
Capuleti e Montecchi di Bellini, a febbraio al Teatro Massimo di Palermo, nel ruolo di Giulietta con Giulietta Simionato nei panni di Romeo.
A marzo in trasferta a Lisbona, canta tre nuovi ruoli:
La Medium di Menotti nel ruolo di Monica, Carmina Burana di Orff e Nozze di Figaro di Mozart nel ruolo di Susanna.
Re Umberto di Savoia, in esilio a Cascais, e la figlia Maria Pia incontrano la troupe.
Alla Teatro alla Scala, canta:
Quatro Rusteghi di Wolf Ferrari a giugno nel ruolo di Lucieta e L’Elisir d’Amore di Donizetti a dicembre nel ruolo di Adina.
Nel 1955 ancora un debutto alla Scala nel ruolo di Parascia nelle Fiera di Sorocinzi di Mussorgskij, opera la cui prima rappresentazione avvenne a Monte-Carlo nel 1923.
Nel 1957 quattro debutti.
A gennaio interpreta due opere di Donizetti : Don Pasquale nel ruolo di Norina al Teatro San Carlo di Napoli e Linda di Chamounix al Teatro Massimo di Palermo; seguite dall’Orfeo ed Euridice di Gluck sempre a Palermo.
A fine marzo è protagonista, in prima esecuzione assoluta, di Vivì di Mannino diretta dal maestro Serafin al Teatro San Carlo di Napoli. Quest’opera-jazz d’avanguardia con recitazione in dialetto siciliano, samba e vocalizzi sperimentali suscita un grande scalpore, in particolar modo per i costumi di scena, tra i quali un bellissimo pigiama di seta.
In questo periodo, si alternano tournée in Italia ed all’Estero.
In Italia, nel maggio del 1954 canta Otello al Nuovo di Torino con Mario del Monaco che marca l’inizio di un importante connubio artistico tra i due cantanti.
Tre opere alla Scala: nel 1955 a gennaio, una Carmen diretta dal maestro Von Karajan, ad aprile, una Bohème diretta dal maestro Bernstein; nel febbraio del 1956, per commemorare il secondo centenario della nascita di Mozart, un Don Giovanni diretto dal maestro Ackermann.
All’estero, nel 1955 è a Bilbao dove canta una Manon ed Elisir d’Amore, nel 1956 a Wiesbaden canta una Bohème, nel 1957 canta l’Elisir d’Amore e la Bohème a Madrid, a Bilbao ed Oviedo.
Con i complessi del Teatro alla Scala diretta dal maestro Sanzogno, interpreta L’Elisir d’Amore nel 1956 a Johannesburg; nel 1957 ad Edinburgo al King’s Theater.
L’America
A fine agosto del 1954, Rosanna si imbarca con la madre sul piroscafo Andrea Doria per gli Stati Uniti. Arrivate a New York, prendono il treno per San Francisco dove arrivano a metà settembre. Rosanna canta la Bohème, la Manon, le Nozze di Figaro e un nuovo ruolo in Donna Gabriela nell’Osteria Portoghese di Cherubini. Lo stesso programma è ripetuto a Los Angeles, a Pasadena ed a Chicago e la trasferta americana si chiude a New York dove partecipa all’Ed Sullivan Show in prima serata televisiva, con il celebre brano della Bohème “Sì. Mi chiamano Mimì”. Con un successo di pubblico e critica strepitoso viene definita come la “regina della Scena”; a San Francisco, la sua Mimì suscita 15 minuti di applausi per l’interpretazione di un “filato sul La acuto”.
A settembre del 1955 riparte per gli Stati Uniti, questa volta in aereo, dove rimarrà fino a fine novembre. Canta il Don Giovanni, la Carmen, il Faust, la Bohème e l’Elisir d’Amore a San Francisco, Los Angeles, Fresno, Filadelfia e Chicago.
Ancora una volta la stampa ed il pubblico elogiano la sua voce, la sua personalità artistica, il suo talento d’attrice, la sua eleganza e il suo charme.
Prima di partire, la Paramount le offre un contratto per una serie di commedie musicali a patto di rinunciare per sette anni all’opera, ma Rosanna lo rifiuta per amore della sua arte.
La Televisione
La televisione è appena entrata nelle case degli italiani e Rosanna è stata, tra le prime cantanti liriche italiane, a capirne le potenzialità per portare l’opera al grande pubblico.
Fine 1954 interpreta Violetta nella Traviata televisiva con Filicudi e Tagliabue diretta dal maestro Sanzogno. È il suo primo impatto con le telecamere ed i rumorosi studi televisivi, ben diversi dalle tranquille sale di registrazione discografica.
L’apparizione televisiva è seguita da otto milioni di persone, i primi piani televisivi creano un’intimità con il personaggio, impossibile dal vivo, e la sua notorietà sale alle stelle.
Riceve inoltre un gran numero di lettere e proposte di matrimonio, diventando così la “fidanzata degli italiani” !
Dopo il successo della Traviata, a giugno del 1955 la chiamano nuovamente presso gli studi Rai per registrare la Manon di Massenet ed anche questa volta è un boom negli ascolti.
Nel 1956 riappare in Televisione nel ruolo di Susanna nelle Nozze di Figaro e in quello di Elvira nel Convitato di Pietra di Gazzaniga.
Nello stesso anno, partecipa al film “Mi permette Babbo” con Alberto Sordi e Aldo Fabrizi, dove Sordi sostiene la parte del dottore nella scena finale di Traviata da lei interpretata.

1958 - 1960 All'apice del successo

Debutti e prime
Nel 1958 si celebra il centenario della nascita di Puccini ed a gennaio, al San Carlo di Napoli, è Magda nella Rondine; dell’Opera non ci sono registrazioni ma è rimasto un bellissimo video.
Nello stesso anno inaugura il Maggio Fiorentino al Teatro la Pergola cantando Elena nella Donna del Lago di Rossini diretta dal maestro Serafin, un’opera che non appare nei teatri da piu di cent’anni, presente il presidente del Consiglio Zoli e numerose autorità cittadine; alla fine dello spettacolo viene felicitata dalla collega Renata Tebaldi e dall’attore Alberto Sordi.
Fine settembre, una nuova registrazione per la Rai dell’Otello di Verdi con Mario del Monaco diretta dal maestro Serafin: la sua “Ave Maria” commuove in particolar modo gli spettatori.
A novembre canta la prima dell’Elisir d’Amore al Teatro dell’Opera di Roma in onore dello Scià di Persia in visita in Italia.
A dicembre inaugura la stagione lirica della Scala a Milano con la Turandot con Nilsson, Di Stefano e Corelli diretti dal maestro Votto.
Il 1959 un nuovo debutto al San Carlo di Napoli nei Dialoghi delle Carmelitane di Poulenc, il compositore afferma che Rosanna ha rappresentato per lui “la Bianca dei suoi Sogni”. Riprende poi la stessa opera a Catania in presenza del Vescovo.
A giugno ancora un debutto al teatro della Pergola di Firenze nel ruolo di Angelica nell’Orlando di Handel. “Pur in una parte di soprano drammatico di agilità, si è disimpegnata con bravura, disegnando il suo personaggio con signorile eleganza”,
A metà marzo del 1960 parte per Londra dove conquista il pubblico inglese con quattro stupende recite di Bohème alla Royal Opera House nel Covent Garden, la Prima in presenza della Regina Madre che incontra a fine spettacolo. Per l’occasione modifica il finale di “Donde lieta uscì” inserendo un “re bemolle pianissimo”, effetto definito come un “sospiro di seta”.
L’Arena di Verona
Fin da bambina, Rosanna assiste agli spettacoli dell’Arena di Verona, dove poteva vedere sulla scena i personaggi di fiaba raccontati dalla sua mamma quando era piccola.
Finalmente, nel luglio del 1958, è con molta emozione che canta per la prima volta nella sua città natale all’Arena nel ruolo di Liù in cinque rappresentazioni della Turandot diretta dal maestro Votto con Yeend, Corelli e Vinco. Per ricordare Puccini al momento della morte di Liù, la musica si ferma ed il pubblico in piedi si raccoglie in un minuto di silenzio per poi applaudire gridando “Viva Puccini”.
Ad agosto del 1959, la sua seconda ed ultima apparizione all’Arena, con sei rappresentazioni del Faust nel ruolo di Margherita con Poggi e Cossotto, sotto la direzione del maestro De Fabritiis.
Il Matrimonio
A fine settembre del 1959 interrompe tutti gli impegni artistici perchè il 10 ottobre, Rosanna corona con il matrimonio un’altro dei suoi sogni, quello di fondare una Famiglia, e sposa l’industriale Franco Grosoli nella Basilica di San Zeno a Verona gremita da una folla di amici e fans.
Dopo la cerimonia, un banchetto è offerto ai circa 400 invitati all’hotel Due Torri; poi gli sposi partono per il viaggio di nozze sulla Costa Azzurra con la prima tappa a Monte-Carlo.
Rosanna lascia Verona per andare ad abitare, con il marito, a Padova dove, il 25 novembre 1960, nasce la prima figlia Marina e Rosanna canta la sua prima Ninna nanna.

1961 - 1964 La signora della lirica

Nuovi ruoli e nuovi colleghi
Nel 1961 si cimenta ancora una volta in tre debutti.
Il primo, a marzo, alla Scala ha il ruolo di Metarosa nella nuova opera di Pizzetti, il Calzare d’Argento in prima rappresentazione assoluta, con Di Stefano diretta dal maestro Gavazzeni. Riceverà una fotografia di Pizzetti con la seguente dedica: “ A Rosanna Carteri, soavissima commovente Metarosa nella prima esecuzione de Il Calzare d’Argento al Teatro alla Scala il 23.3.1961. Riconoscente e grato Ildebrando Pizzetti”.
Il secondo ad aprile, nella sua città d’adozione, Padova, dove canta per la prima volta la Tosca di Puccini; le due recite a Padova e quella a novembre a Parigi, saranno le uniche della sua carriera.
Il terzo, una prima molto attesa, da critici italiani e stranieri al Maggio Musicale Fiorentino dove interpreta Porzia nel Mercante di Venezia di Castelnuovo Tedesco, opera vincitrice nel 1958 del Premio Campari.
All’inizio di maggio canta il Falstaff di Verdi al Teatro dell’Opera di Roma, la prima in presenza del Presidente della Repubblica Italiana Ronchi e della Regina Elisabetta, in viaggio ufficiale in Italia con il marito Filippo di Edinburgo.
Nel 1962 registra quattro concerti recital per la Rai.
A febbraio del 1963, l’ultima volta alla Scala, con la prima rappresentazione assoluta dell’opera Il Linguaggio dei Fiori di Renzo Rossellini, tratta dall’omonimo poema di Garcia Lorca. La critica loda la sua capacità di tradurre in suono la prosa poetica e la definisce “Commossa, commovente e perfetta Rosita”.
Interpreta Rosita il 19 novembre dello stesso anno alla Festa Nazionale Monegasca in presenza del Principe Ranieri e dalla Principessa Grace.
Nel 1964 registra l’opera per la Rai.
Da segnalare l’incontro con un giovane tenore agli albori della carriera Luciano Pavarotti; con il quale canta Bohème nel 1961 a Lucca, nel 1962 a Reggio Emilia e Modena, nel 1963 a Cremona e nel 1964 a Napoli.
Nel 1963 fanno insieme due recite di Traviata a Cagliari.
Alla conquista della Francia
Il 1961 inizia con due concerti in Francia.
A febbraio al Théâtre des Champs Elysées a Parigi esegue la prima europea del Gloria di Poulenc diretto dal maestro Prêtre. A giugno canta al Festival di Strasburgo al Palais des Fêtes dove scrivono di lei: “In qualche momento fu una lezione di Canto. Rosanna Carteri ci ha dimostrato come prendeva il suono, lo riempiva di luce e di calore, quando raggiungeva il suo apice lo riprendeva, lo filava in un mormorio vicino al silenzio. L’artista ha scatenato un entusiasmo delirante, è stata osannata ed acclamata più volte.”
Nel mese di agosto canta due volte la Traviata: una a Vichy ed una all’Opéra di Parigi, seguita da una Tosca.
Rosanna si è presentata a Parigi con la sua semplicità, la sua grazia e gentilezza e Parigi le riserva un trionfo superlativo. France Soir scrive: “Rosanna Carteri est la nouvelle vague du Bel Canto”. Nella Traviata all’Opéra ha avuto delle ovazioni trionfali con ben 12 chiamate.
Il 1962 continua con un’altra serie di concerti: a maggio a Versailles ed a Aix les Bains, dove farà inoltre una recita di Traviata; ad agosto a Deauville ed a settembre a Besançon.
Anche questa volta un enorme successo, si loda la sua tecnica vocale di qualità superiore, cosi come la sua interpretazione “con un soffio di umanità ed una ricchezza di sentimenti.”
Incide ad agosto a Parigi il Gloria di Poulenc.
A settembre ritorna a Parigi, questa volta con il marito e la figlia, per un altro debutto: interpreta Maureen nella prima assoluta dell’Opéra d’Aran di Gilbert Bécaud, cantautore molto popolare in Francia, che si cimenta per la prima volta nella composizione di un’opera lirica. L’opera, diretta dal maestro Prêtre, viene annunciata e reclamizzata dai maggiori giornali francesi ed europei: sono presenti alla prima Marlène Dietrich, Juliette Greco, Françoise Sagan, Dalida, Roger Vadim, Catherine Deneuve e la Begum. France Soir scrive “Rosanna Carteri è una delle più belle voci attuali e possiede un senso innato del Teatro”.
Rimarrà a Parigi fino a fine ottobre per l’incisione discografica dell’Opera.
Nel 1963 a gennaio canta una Bohème a Nizza ed a febbraio una Messa da Requiem di Verdi diretta dal maestro Prêtre al Théâtre des Champs Elysées a Parigi.
A settembre del 1964 nella sala di registrazione Wagram a Parigi, canta il suo ultimo debutto in un ruolo nuovo, quello di Juliette in Romeo et Juliette di Gounod, affiancata da Gedda nella parte di Romeo e diretta dal maestro Lombard.

1965 - 1974 Le ultime note

Violetta, Mimì e Desdemona
Nel corso del 1965 canta in numerose Bohème e Traviata:
Mimì e Violetta sono stati i suoi due ruoli favoriti che ha interpretato per ben 90 e 45 volte.
Canta Bohème a Viareggio, Cremona, Rimini, Lugano. E stato scritto di lei:
“Protagonista femminile era Rosanna Carteri, une di quelle fortunate creature cui la natura ha dato, prima ancora delle corde vocali, il senso innato del Teatro”.
Canta Traviata a Nizza, a Bilbao, per poi tornare a Padova, dimostrandosi ancora una volta un’artista superba.
L’ultima Traviata a Parigi diretta dal maestro Prêtre è quasi un evento commemorativo: durante “Addio del passato”sostituisce il tradizionale pianissimo con un “mezza voce” straziante, simbolicamente spezzato da un respiro inaudibile.
Nel gennaio del 1966 canta tre recite dell’Otello al Teatro Regio di Parma con bellissime recensioni e successo di pubblico; anche il ruolo di Desdemona è un ruolo a lei caro che ha interpretato in 30 recite.
Poi improvvisamente la decisione di lasciare il teatro perchè aspetta un bambino:
il 4 ottobre 1966 nasce il secondo figlio Francesco.
Cala il sipario
Rosanna riappare nel 1969 sugli schermi della Televisione partecipando al programma televisivo “Ieri ed Oggi” di Lelio Lutazzi dove vengono ripresi estratti del “Musichiere” di Mario Riva nel 1960.
Nel 1971, dopo quasi sei anni di silenzio, un breve ripresa in un concerto Lirico al teatro Regio di Parma, seguito dallo Stabat Mater di Rossini nella Chiesa degli Eremitani di Padova con Lucia Valentini Terrani diretto dal maestro Bertola.
Viene acclamato il “Felice ritorno di Rosanna Carteri”.
Ad ottobre la sua ultima opera: riappare in tre recite di Traviata al Teatro Sociale di Rovigo.
A novembre canta in un concerto a favore dell’Unicef a Torino accompagnata da Iris Adami Corradetti.
Nel 1972 dopo un concerto a Padova, canta a Pisa nelle Petite Messe Solennelle di Rossini con Lucia Valentini Terrani dirette dal maestro Bertola.
Nel 1974 il suo ultimo concerto a Padova per l’inaugurazione dell’organo della chiesa di Santa Giustina al quale assistono il vescovo di Padova Mons.Bortignon ed il Cardinale Albino Luciani, Patriarca di Venezia che diventerà, nel 1978, Papa Giovanni Paolo I.
La scelta
Rosanna Carteri incarna la parabola di un soprano che ha unito la perfezione tecnica ad un istinto teatrale straordinario, lasciando un’impronta indelebile.
La sua carriera è stata breve ma straordinariamente intensa, cantando in più di 500 opere e concerti.
Il suo repertorio particolarmente esteso le ha permesso di interpretare 51 ruoli ed una decina di brani di musica sacra.
Dopo la nascita del secondo figlio dice: “Ho sempre pensato che non si potesse far tutto nella vita: essere una grande artista ed essere una buona madre”.
Fa allora una scelta coraggiosa, a soli 36 anni, all’apice del successo: abbandona il Canto, il suo Primo Amore, per dedicarsi esclusivamente al suo Grande Amore, la Famiglia.
Nel 1975 si trasferisce con il marito ed i figli nel Principato di Monaco dove vivrà per il resto della sua vita.
Il 10 ottobre del 2009 festeggia i 50 anni di matrimonio circondata dall’affetto dei suoi cari.
“E stata una moglie, una madre ed una nonna stupenda!”
Rosanna se ne è andata il 25 ottobre 2020, uscendo di scena in punta di piedi come le sue eroine, nel giorno della “Giornata Mondiale dedicata all’Opera Lirica.”
Ma la purezza della sua Voce rimarrà viva per sempre nel cuore di tutti quelli che l’hanno ascoltata.
“Fu un aurora che scelse di tramontare presto, per lasciare intatta la sua luce”.
